La cucina cinese (cinese tradizionale: 中國菜; cinese semplificato: 中国菜; pinyin: Zhōngguó cài) rappresenta la somma di cucine regionali anche molto diverse e si è evoluta anche in altre parti del mondo con caratteristiche diverse dall’Asia orientale al Nord America, dall’Australia all’Europa occidentale. Possiamo distinguere otto cucine regionali: Anhui, Cantonese, Fujian, Hunan, Jiangsu, Shandong, Szechuan e Zhejiang.
Alcuni resoconti della storia della cucina cinese riportano i suoi inizi all’età della pietra cinese, dove la coltivazione del riso e la produzione di “noodles”, entrambi tipici esempi di cucina cinese come da noi oggi conosciuta, sono noti da ritrovamenti archeologici. Attraverso i secoli, quando nuove fonti di cibo e nuove tecniche furono inventate, la cucina cinese si modificò gradatamente. A titolo di esempio, l’uso delle bacchette di diversi materiali ed utilizzate come utensili per mangiare, un altro segno distintivo della cucina cinese, risale almeno alla dinastia Zhou, mentre i piatti di “frittura saltata” sono divenuti popolari durante la dinastia Tang. La cottura col metodo “frittura saltata” fu inventata in seguito alla necessità di conservare la legna da ardere. I più famosi piatti che oggi si possono trovare sono stati inventati durante la dinastia Qing ed i primi anni della Repubblica Cinese.
Poco tempo dopo l’espansione dell’Impero Cinese durante la dinastia Qin e la dinastia Han, scrittori cinesi annotano la grande differenza di pratiche culinarie fra persone provenienti da differenti parti dell’impero. Queste differenze, dovute ad una grossa estensione, alle variazioni di clima ed alla disponibilità di risorse di cibo in Cina, possono essere molto numerose in realtà, ma sono state anticamente classificate in liste di cucina cinese, le cui quattro più conosciute sono:
Fonte Wikipedia